Quando si parla semplicemente di
frequenze, il pensiero di ognuno di noi corre alle frequenze radio, e quindi a
quelle trasmissioni che vengono trasmesse con onde corte, onde medie, ed onde
lunghe.
Quello che però in generale sfugge, è
che le frequenze non sono solo quelle radio televisive, ma anche quelle
propagate da qualsiasi materia la cui
particella più piccola, fino a qualche tempo fa, veniva identificata
nell’atomo.
Ripercorrendo invece il concetto di
frequenza secondo una sintesi che unisce le teorie antiche a quelle più moderne,
si è visto invece che tutto genera frequenza, anche una persona, anche una
cosa. Si vuole dunque sostanzialmente dire, che anche l’oggetto che sembra apparentemente
inanimato, in realtà, genera frequenza. E così, a maggior ragione, l’essere
umano.
Quale la conclusione? Tutto ciò che
esiste ha una frequenza , assolutamente singolare nel suo genere, che
concretizza le frequenze in “vibrazioni di energia.” Se poi poniamo la nostra
attenzione sugli esseri viventi, non è dubbio che la capacità di percepire, eventualmente sentire,
di conseguenza intuire, ed infine di trasmettere energia, e non solo, è la
primaria funzione naturale della vita soprattutto nella forma umana (ma per
certi versi questo si verifica anche nel mondo animale).
Forma umana che, attraverso la sua
creatività, permette di espandere, attraverso la mente, lo sviluppo e la
trasmissione delle percezioni anche quando queste appaiono nascoste.
L’attenzione va messa dunque nella partecipazione alla vita attraverso la trasmissione di energia, la quale, attraverso il filtro della mente, guida la consapevolezza delle nostre azioni al momento in cui le nostre energie divengono azioni.
L’attenzione va messa dunque nella partecipazione alla vita attraverso la trasmissione di energia, la quale, attraverso il filtro della mente, guida la consapevolezza delle nostre azioni al momento in cui le nostre energie divengono azioni.
Ecco il punto: la consapevolezza
delle azioni. Quindi, la trasmissione di energia guidata dalla consapevolezza, permette
di riconoscere le frequenze e la coscienza che in ciascuno si è creata. Con la
conseguenza che in questo modo ciascuno di noi diventa libero e indipendente
nella sua consapevolezza.
Non è dunque importante, in questo
momento, quando il potenziale delle frequenze sarà da ciascuno di noi
pienamente compreso ed utilizzato. E’ invece importante che inizi il processo
di metabolizzazione della propria possibilità di trasmettere le proprie
frequenze, attraverso la consapevolezza. Con la necessaria conseguenza che
ognuno di noi finisce con imparare ad acquisire coscienza delle proprie
frequenze, ed essere di conseguenza consapevole della trasmissione della
propria creatività e del linguaggio nel quale ogni creatività si manifesta.
Come è noto ormai circa 7 miliardi di
persone si muovono sulla scena della terra. Ed ognuno di essi è un essere
energetico dotato di sentimenti, di emozioni, e di una propria identità
personale. Anche se troppo spesso gli abitanti di questa terra sono peraltro
del tutto inconsapevoli della propria capacità di essere fonti di energia, capacità
spesso neppure percepita.
Dunque, ne deriva che ogni essere
umano è un insieme di emozioni, sensazioni reazioni percezioni, e così, in conclusione,
è un concentrato di energia.
Questo è il passaggio più difficile:
la percezione e la consapevolezza, quali strumenti creativi per poter rendere
applicabile il nostro patrimonio di energie, e così poterci aiutare nel
superare le crescenti difficoltà talvolta identificate come “dramma della vita”,
quando detto dramma viene percepito come la somma di ostacoli di ogni genere, prevedibili
o imprevedibili, e comunque non previsti, indipendentemente dal fatto che
provengano dai diversi livelli di realtà che ognuno percepisce.
D.S. ♥
D.S. ♥
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