Immaginare di riflettere sul momento nel tempo, è un
po’ come disquisire del sesso degli angeli, o, come studiavano i saggi
all’epoca dello Stupor mundi, il
grande Re Federico II di Svevia1, pontificare su quanto tempo gli
angeli sarebbero stati in grado di danzare sulla cruna di un ago. Dunque, un
esercizio privo di alcuna validità reale. Ne è prova il fatto che basti
riflettere su un momento, che il momento è già passato; basti osservare un
lasso di tempo, che il tempo è già trascorso. Esiste così, la certa
impossibilità di osservare una unità di misura temporale, senza che questa sia
già da considerarsi: passato.
Eppure, se è certo che il tempo/momento non possa
essere previsto prima del suo verificarsi, e se è altrettanto certo che non
possa essere rivissuto dopo che passato, non pochi hanno cercato di analizzare
il tempo nel momento del suo essere, soprattutto se caratterizzato, non da una,
ma da diverse unità temporali. Per dirla con il titolo di quel celebre brano
che in Casablanca (1942) Rick Blaine2 non voleva che il vecchio
pianista Sam3 suonasse e cantasse, e che invece Ilsa Lund4
voleva riascoltare per ammorbidirgli l’animo ed ottenere le lettere di transito
che Rick possedeva, e che avrebbero salvato la vita all’amato Victor Laszlo5,
uno dei capi della resistenza antinazista, “Mentre
il tempo passa”. Ovvero, << … le cose importanti restano, mentre il
tempo passa …; … non importa quel che accadrà in futuro, mentre il tempo passa;
… . >> .
Cosa accade dunque “Mentre il tempo passa”. Si potrebbero scrivere enciclopedie in
diversi volumi per narrare quel che tutti hanno scritto su quel che avviene o
su quel che potrebbe avvenire “Mentre il
tempo passa”; così come, ancora, è quasi infinito l’elenco di color che si
sono cimentati sull’argomento, da tempi immemori ad oggi.
Qui non si vuole ripercorrere idee e/o pensieri e/o
studi su ciò che avviene “Mentre il tempo
passa”. Anche perché la semplice riproposizione di quel che è stato scritto
non potrebbe mai essere riassunto in un breve articolo. Tuttavia, se è vero che
anche nelle Sacre Scritture si legge
<< Un minuto di pensiero vale più di un'ora di parole. >>, qualche passo verso il
nostro “Riprendiamoci il cuore” può ben provenire pure da brevi riflessioni.
Anche le riflessioni, infatti, fanno parte del nostro modo di impiegare il
tempo, tant’è che se si vuol trovare un modo per dimenticare il tempo trascorso
- senza perderlo -, questo modo (secondo Charles Baudelaire) c’è, ed è quello di impiegarlo. Ma
impiegarlo come? Diceva San Francesco d’Assisi6,
che di questi tempi va per la maggiore grazie alla riscoperta che ne ha
compiuto Papa Francesco I7 << Cominciate
col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile, e all’improvviso vi
sorprenderete a fare l’impossibile. >>.
E dunque << vi sorprenderete >> anche a
fare quel che nel tempo non avete fatto mai.
Così, cosa è quell’impossibile che nel tempo non
avete fatto mai; o più precisamente, quell’impossibile al quale nel tempo non
avevate mai pensato? E a seguire, che cosa in definitiva è allora quel quid impossibile che dà valore al tempo,
e che pure contribuisce a renderlo unico e comunque non perso.
Più volte, abbiamo ripetuto quanto anche la quarta
moglie del militare e Capo della Cina Nazionalista di Taiwan8, la
politica e pittrice Soong Mei-ling9 ebbe a rilevare
in perfetta sintonia con la vecchia saggezza cinese, e cioè che << Siamo
noi a scrivere il nostro destino. Diventiamo ciò che facciamo. >>. E,
così come invitava Marie Curie10, dobbiamo farlo con la serena
coscienza che << Nella vita non
c’è nulla da temere, solo da capire.>>. Dato che << Se potessimo dilatare a dismisura
il nostro tempo, se potessimo avere una giornata di quarantotto ore invece di
ventiquattro, la nostra inquietudine si placherebbe? L’ansia che ci prende al
pensiero dello scorrere del tempo non dipende dal numero delle ore che abbiamo
a disposizione.” >> (così il Cardinale Carlo Maria Martini11);
e dato che, come recita un vecchio proverbio arabo, << Se tieni per
troppo tempo la maschera, finisci per farla diventare la tua faccia. >>.
Ed allora, se è vero che << Un giorno senza un
sorriso è un giorno perso. >> (Charlie Chaplin12); e se ancora
è vero che << Un sorriso non dura che un istante, ma nel ricordo può essere eterno.>> (Friedrich von Schiller13); a prescindere
dal valore positivo del sorriso, e dalle energie parimenti positive che esso
sprigiona; se dunque si assume che un metro di misura del tempo può
commisurarsi su di un semplice sorriso, questo può bastare?
No!, ove appena si consideri che il sorriso altro
non è che l’effetto della nostra percezione interiore, positiva o negativa, in
una data unità temporale, e cioè, alla fine della fiera, in un certo momento.
Il passo a questo punto diviene breve, nel senso che le percezioni che noi
abbiamo non derivano tanto e/o soltanto dall’organismo umano - per esempio dal
nostro cervello -, o dal nostro corpo inteso come contenitore dal quale
provengono pensieri, sensazioni, emozioni, reazioni, riflessioni; ma provengono
primariamente da una rete energetica,
dove, nel tempo, “intelligenza e
trasformazione sono sistematicamente impegnati in uno scambio dinamico con il
mondo circostante”14. Rete energetica in costante divenire perché
sempre in rapida e continua trasformazione come gli atomi del nostro corpo
(circa il 98% in un anno).
Ed allora, mutando la nostra ottica, e muovendo dal
presupposto che, nel tempo, il nostro corpo non è un mero contenitore di
organi, ma un profondo e vasto campo di energia e intelligenza sempre pronto a
rigenerarsi ed in costante trasformazione e rinnovamento, non può non ottenersi
che la predetta rete energetica, diviene, “Mentre
il tempo passa”, come in un fiume, un flusso inarrestabile di forza che,
anche attraverso le nuove percezioni e l’intelligenza, inverte
l’invecchiamento, e dunque il decorso del tempo. Tant’è che, mentre già in
epoca ellenistica Eraclito15 scriveva << E’ impossibile che un
uomo si bagni due volte nel medesimo fiume, perché il fiume >>, e cioè
l’acqua del fiume (ndr) << non è lo stesso, e l’uomo non è lo stesso
uomo. >>; in tempi più recenti Milan Kundera16 così
riproponeva lo stesso concetto << Il tempo umano non ruota in cerchio ma
avanza veloce in linea retta. E' per questo che l'uomo non può essere felice,
>> come lui vorrebbe (ndr)
<< perché la felicità è desiderio di ripetizione. >>. E nella
predetta linea retta si finirà con sperimentare il corpo, “Mentre il tempo passa”, come una entità/massa di consapevolezza
sempre flessibile e sempre dinamica; corpo unico pure con l’energia del cosmo,
in perenne inesauribile movimento privo di soluzione di continuità.
Da quanto precede derivano poi le intuizioni della
medicina ayurvedica, dove “Prana” è il respiro della vita nel suo continuo
mutare; dove Tejas è il fuoco interiore della trasformazione; e dove Ojas
corrisponde alla modalità plasmabile fluida e non rigida del corpo fisico.
Corpo fisico nel quale, “Mentre il tempo
passa”, si finisce con invertire il processo di invecchiamento attraverso
quella energia e quella intelligenza che trasformano anche l’esperienza
cellulare del nostro essere corporeo.
Se dunque Eraclito spiegava l’essenza del
cambiamento, e se Kundera spiegava come in un ottica di cambiamento la felicità
non può essere ripetizione, in conclusione la felicità non può raggiungersi che
immergendosi, pienamente e coscientemente, in quel flusso di energia
rivitalizzante e di nuova vita al quale affidare tutto quello che noi siamo, ed
anche la nostra continua cosciente trasformazione. E cosi creandosi, “Mentre il tempo passa”, una rete
energetica sempre diversa, ma sempre attuale.
D.S. ♥
NOTE
:
1) Federico
II di Hohenstaufen (1194-1250), Re di Sicilia Duca di Svevia,
Re di
Germania, Imperatore
del Sacro Romano Impero,
e Re di
Gerusalemme.2) Rick
Blaine, nel film impersonato dall’attore statunitense
Humphrey Bogart (Humphrey DeForest
Bogart) detto anche Bogie, (1899
– 1957).3)
Il vecchio pianista Sam, nel film impersonato dall’attore e cantante
statunitense di teatro e cinema Arthur “Dooley” Wilson, (1886 – 1957– 1953).4) Ilsa
Lund, nel film impersonata dall’attrice svedese Ingrid Bergman (1915 – 1982).
Nella sua carriera ha vinto tre premi Oscar,
due Emmy Awards,
e il Tony Award
per la migliore attrice. Secondo l'American Film Institute è la
quarta più grande star femminile del cinema americano di tutti i tempi. 5) Victor
Laszlo, nel film impersonato dall’attore
austro-ungarico naturalizzato
statunitense Paul Henreid,
nome d’arte di Paul Georg Julius
Freiherr von Hernreid Ritter von Wassel-Waldingau, (1908
– 1992).6) Francesco Giovanni di Pietro Bernardone
dei Moriconi (1181/1182
– 1226). Conosciuto
come “il Poverello di Assisi”, benché sua madre (la nobile di
origine francese Pica Bourlemont) lo fece battezzare con il nome di Giovanni
(dal nome dell'apostolo Giovanni)
nella chiesa costruita in onore del patrono della
città, il padre decise di cambiargli il nome in Francesco,
insolito per quel tempo, in onore della Francia
che aveva fatto la sua fortuna.
Ancorché strumentalmente ignorato dall’agiografia francescana, prima della sua
conversione (1206), sostenne le lotte ghibelline di Assisi condividendo, sia la
sconfitta nella battaglia di Collestrada (1202) contro la guelfa Perugia, sia
la crociata (1203-1204) indetta dal Conte di Brienne Gualtieri III Principe di
Taranto Duca di Apulia e Conte di Lecce (1166 circa -1205). Premesso che infatti alcuni documenti
riferiscono che verso il 1200 fu arruolato fra le truppe di Gualtieri III anche
Francesco di Bernardone da
Assisi,
il quale, ferito, avrebbe abbandonato l'esercito a Spoleto
per ritirarsi nel paese natale e dare corpo alla sua conversione, va rilevato
come in base ad altre fonti si sarebbe inoltre scoperto che San Francesco,
colpito dalla notizia dell’agguato e della disfatta di Gualtieri, e della morte
di quest’ultimo per aver rifiutato la resa a Diopoldo von Schweinspeunt Conte di Acerra e Signore di Sarno, si sarebbe
appunto recato a Sarno per rendere omaggio alla sua tomba, e tale delusione
avrebbe inciso pesantemente nella sua successiva conversione. Religioso e
poeta, con S. Caterina da Siena è Patrono d’Italia dal 1939.7) Al secolo, il Cardinale argentino di origini italiane Jorge
Mario Bergoglio (1936-), Primate di
Argentina e Arcivescovo di Buenos Aires dal 1998, nel 2005 divenne Capo
della Conferenza Episcopale Argentina
e Ordinario per i
fedeli di rito orientale in Argentina. Eletto 266°
Sommo Pontefice nel 2013.8) Chiang
Kai-shek (1887 - 1975), militare e politico
cinese.
Leggendaria guida del Kuomintang dal 1925,
comandò la "Spedizione settentrionale"
per unificare la Cina contro i signori della guerra, e nel 1928
emerse vittorioso come leader della Repubblica di Cina. Condusse la
Cina nella guerra di resistenza contro i
giapponesi, e durante la guerra civile cinese, (1926-1949),
Chiang guidò la fazione nazionalista in lotta con quella comunista. Principale
antagonista di Mao Tse-tung, sconfitto, si ritirò con le sue truppe superstiti
a Taiwan
(Formosa), dando vita alla Repubblica di Cina, o "Cina
nazionalista", di cui fu Presidente per il resto della sua vita.9)
Soong Mei-ling,
anche nota come Madame Chiang Kai-shek, (1901 – 2003).10)
Maria Skłodowska, poi sposata Curie,
(1867
– 1934).
Chimica
e fisica
polacca
naturalizzata russa, ed in seguito francese,
è l’unica donna al mondo ad aver vinto due premi Nobel (e per giunta in
aree diverse (1903 e 1911)). Dopo la morte del marito, il fisico francese
Pierre Curie (1859 - 1906) con il quale vinse il premio Nobel nel 1903, divenne
la prima donna al mondo ad insegnare all’Università di Parigi della Sorbona
(cattedra di fisica generale).11)
Carlo Maria Martini S. J. (1927 – 2012).
Cardinale, Arcivescovo di Milano dal 1979 al 2002, biblista,
ed esegeta,
fu uomo di dialogo tra le religioni,e prima di tutto con l’ebraismo.
Tanto da essere chiamato “il Cardinale
del dialogo”.12)
Charlie Chaplin, e cioè Sir Charles
Spencer Chaplin, (1889 – 1977),
attore,
regista,
sceneggiatore, comico,
compositore
e produttore inglese. 13)
Friedrich von Schiller, e cioè Johann
Christoph Friedrich von Schiller, (1759
– 1805),
poeta,
filosofo,
drammaturgo,
e storico
tedesco.14)
Così anche nel 2001 il Dott. Deepack Chopra. Per maggiori approfondimenti,
vedasi pure in:www.bwline.com15)
Eraclito (535 a.C. – 475 a.C.),
filosofo
greco antico, fu uno dei
maggiori pensatori presocratici.16)
Milan Kundera (1929 –), scrittore, saggista,
poeta e
drammaturgo
ceco naturalizzato
francese.