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mercoledì 29 giugno 2016

Danziamo Shiva e Parvati...una danza sacra per avere nuovi occhi. Classe intensiva di Shakti Dance.




Shiva energia maschile pensa, Shakti energia creativa femminile, rende manifesto.

Ballare per il sacro è un cammino spirituale. Le classi di Shakti Dance,  solitamente hanno un tema che fa riferimento a storie di Divinità Indiane. Questo  per attingere a particolari energie, arricchire il nostro essere e la nostra vita quotidiana.

Nella storia di Shiva e Parvati , troviamo diverse qualità che è buono integrare nella nostra vita: la purezza, l' innocenza e lo studio e la dedizione alla ricerca interiore per risvegliare il nostro Spirito.

E' noto oramai, che il nostro Spirito è attratto solamente da ciò che è puro ed ignora completamente tutto quello che è mondano, per raggiungerlo necessitiamo di dedizione autenticità e semplicità.
Quando entriamo in risonanza con lo Spirito,  entriamo nel regno di dove ogni cosa è possibile. 
 
Una giornata quindi,  per sperimentare un altra maniera ancora di creare la nostra realtà. Ma a cosa ci serve tutto questo?
Serve ad utilizzare ogni mezzo, per arrivare alla densità di convinzione dentro di noi, che siamo proprio noi i creatori della nostra realtà. Quando questa certezza è ben radicata in noi
  l' universo non può fare altro che consegnarci quello che abbiamo chiesto ai nostri piedi.

Shiva rappresenta il Sè universale, l’eterno, sempre immerso in profonda meditazione sulla cima del monte Kailash, la sua Shakti (la sua parte femminile creativa) è Parvati.


La storia
Dove  Shiva era solito meditare, abitava il re della montagna Himavat. Parvati era sua figlia, una ragazza vigorosa, gentile ed amabile e quando raggiunse l’età adulta, suo padre Himavat, voleva per lei qualcuno veramente degno, ma non sapeva chi; un giorno il saggio Narada andò a far visita a Himavat.

Narada, predisse che Parvati fosse destinata a sposare il potente Signore Shiva.E che il loro figlio, sarebbe stato in grado di sconfiggere il demone Taraka (un demone molto potente carico di sete di potere).


Himavat decise di mandare la figlia, con altre ancelle, a servire Shiva per i suoi rituali. E fu così che Parvati si dedicò a servire Shiva con moltissima dedizione perché, anche se non conosceva il suo destino, si rendeva conto  nel suo cuore, della grandezza del Signore Shiva.


Così, per far si che Shiva e Parvati s’innamorassero, affidarono a Kama, il Dio dell’amore, il compito di scoccare le sue freccie e far centro nei loro cuori. Kama eseguì perfettamente il suo compito; sia Shiva che  Parvati iniziarono  a sentire un profondo amore l’uno per l’altra, ma  Shiva riuscì a controllare i suoi sentimenti e si accorse dell incantesimo e senza pensarci due volte, lanciò un occhiata al povero Kama riducendolo in cenere,  ritirandosi  poi di nuovo nella sua montagna allontanandosi definitivamente.


Però, Parvati era davvero profondamente innamorata del Signore Shiva e non poteva darsi pace per il fatto che lui non la degnasse neppure di uno sguardo. Così decise di ritirarsi in preghiera: se Shiva non la considerava per la sua bellezza, sicuramente avrebbe dato valore a questo suo atto. Lasciando gioielli e agi e si ritirò nella foresta dove visse in austerità per alcuni anni. Dedicava ogni giorno alla preghiera. A mala pena mangiava qualcosa e in seguito smise di mangiare anche poco, ma la sua fede e la sua devozione non terminarono mai.

Dopo alcuni anni, un giorno, mentre Parvati eseguiva i soliti rituali, un giovane eremita si avvicinò a lei, Parvati s’inchinò umilmente a lui.
Al chè lui disse: “Come può la tua tenera ossatura sopportare un così arduo compito spirituale?”
La sua austerità, aveva solo arricchito la  bellezza di Parvati.


Lui continuò: “Veramente tu hai provato al mondo che bellezza e purezza non si annullano l’una con l’altra. Le tue azioni hanno coronato tuo padre con una più grande gloria di quanta già non ne avesse. Nobile fanciulla, perchè hai intrapreso tale severa strada? E’ comune per una persona sola angustiata e addolorata vivere una vita da eremita.


Ma com’è possibile che tu, così pura, amata e apprezzata da tutti fai questo?

Ah! E’ forse per un amore non corrisposto? No questo sarebbe davvero impossibile! Una gemma inestimabile come te è ricercata e non cerca…”

“Va a casa bella fanciulla! Ti darò metà dei meriti che ho guadagnato se interrompi questa penitenza. Ma per favore dimmi qual è la ragione.”

Parvati chiese aiuto ad un sua ancella, che si rivolse all’eremita dicendo: “Lei ha offerto il suo cuore per ottenere l’amore di Shiva. Ma ha fallito nel conquistarlo con la sua bellezza, così ha deciso di dedicarsi a preghiera ed austerità. Lei lo invoca spesso, ma Shiva rimane sordo ai suoi appelli.”

A quel punto l’eremità rispose, rivolgendosi a Parvati: “E’ vero? o la tua amica sta scherzando?”
Lei allora disse: “Sì, è vero! Io adoro il grande Shiva. Sono sicura che guadagnerò il suo amore con la preghiera e la devozione”


E l’eremita: “O mia signora, io conosco Shiva. Egli è coperto di cenere e serpenti decorano il suo corpo, che è coperto di pellame dal cattivo odore. Come può il tuo dolce e tenero Sè diventare sua moglie? Egli è deforme, rozzo e povero. I suoi antenati sono ignoti. Egli non va bene per te. Lascialo perdere e cerca qualcuno più degno di …”

“Basta!!!” lo interruppe Parvati piena di rabbia “Ci vuole una grande anima per conoscere una grande anima” e così, piena d’adorazione, parlò in onore del suo amato Signore.
Improvvisamente il giovane eremita si rivelò essere proprio Shiva e a quel punto non c’erano dubbi: Parvati era riuscita a vincere il cuore di Shiva!




Dall unione di Shiva e Parvati nascerà Ganesh, …ma questa è un'altra storia.

D.S.





Classe intensiva: Domenica 3 luglio 2016 - 10,30 - 16,00

Location: Casa Zendo - Lanzarote

Info: info@danielascimonelli.com



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