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sabato 15 settembre 2012

< Frequenze del proprio io nelle difficoltà della vita. >



Quando si parla semplicemente di frequenze, il pensiero di ognuno di noi corre alle frequenze radio, e quindi a quelle trasmissioni che vengono trasmesse con onde corte, onde medie, ed onde lunghe.
Quello che però in generale sfugge, è che le frequenze non sono solo quelle radio televisive, ma anche quelle propagate  da qualsiasi materia la cui particella più piccola, fino a qualche tempo fa, veniva identificata nell’atomo. 

Ripercorrendo invece il concetto di frequenza secondo una sintesi che unisce le teorie antiche a quelle più moderne, si è visto invece che tutto genera frequenza, anche una persona, anche una cosa. Si vuole dunque sostanzialmente dire,  che anche l’oggetto che sembra apparentemente inanimato, in realtà, genera frequenza. E così, a maggior ragione, l’essere umano.  

Quale la conclusione? Tutto ciò che esiste ha una frequenza , assolutamente singolare nel suo genere, che concretizza le frequenze in “vibrazioni di energia.” Se poi poniamo la nostra attenzione sugli esseri viventi, non è dubbio che la  capacità di percepire, eventualmente sentire, di conseguenza intuire, ed infine di trasmettere energia, e non solo, è la primaria funzione naturale della vita soprattutto nella forma umana (ma per certi versi questo si verifica anche nel mondo animale).

Forma umana che, attraverso la sua creatività, permette di espandere, attraverso la mente, lo sviluppo e la trasmissione delle percezioni anche quando queste appaiono nascoste. 
L’attenzione va messa dunque nella partecipazione alla vita attraverso la trasmissione di energia, la quale, attraverso il filtro della mente, guida la consapevolezza delle nostre azioni al momento in cui le nostre energie divengono azioni.

Ecco il punto: la consapevolezza delle azioni. Quindi, la trasmissione di energia guidata dalla consapevolezza, permette di riconoscere le frequenze e la coscienza che in ciascuno si è creata. Con la conseguenza che in questo modo ciascuno di noi diventa libero e indipendente nella sua consapevolezza.

Non è dunque importante, in questo momento, quando il potenziale delle frequenze sarà da ciascuno di noi pienamente compreso ed utilizzato. E’ invece importante che inizi il processo di metabolizzazione della propria possibilità di trasmettere le proprie frequenze, attraverso la consapevolezza. Con la necessaria conseguenza che ognuno di noi finisce con imparare ad acquisire coscienza delle proprie frequenze, ed essere di conseguenza consapevole della trasmissione della propria creatività e del linguaggio nel quale ogni creatività si manifesta.

Come è noto ormai circa 7 miliardi di persone si muovono sulla scena della terra. Ed ognuno di essi è un essere energetico dotato di sentimenti, di emozioni, e di una propria identità personale. Anche se troppo spesso gli abitanti di questa terra sono peraltro del tutto inconsapevoli della propria capacità di essere fonti di energia, capacità spesso neppure percepita.  

Dunque, ne deriva che ogni essere umano è un insieme di emozioni, sensazioni reazioni percezioni, e così, in conclusione, è un concentrato di energia.
Questo è il passaggio più difficile: la percezione e la consapevolezza, quali strumenti creativi per poter rendere applicabile il nostro patrimonio di energie, e così poterci aiutare nel superare le crescenti difficoltà talvolta identificate come “dramma della vita”, quando detto dramma viene percepito come la somma di ostacoli di ogni genere, prevedibili o imprevedibili, e comunque non previsti, indipendentemente dal fatto che provengano dai diversi livelli di realtà che ognuno percepisce.   
D.S.
  

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