Lanzarote, un’isola, fatta di vento e silenzi.
Un’isola dove il verde è raro, e per questo prezioso.
Dove il tempo non corre, ma cammina con calma, tra i vulcani, la terra arida e l’oceano vivo.
Qui e' dove io vivo.
Tutto e' iniziato con un basilico. O meglio, con la voglia di piantare qualcosa di verde, profumato e vivo su un’isola dove il verde è raro, e la terra respira a fatica.
Un vaso, qualche manciata di terra secca, acqua ogni tanto. Un basilico è cresciuto.. con un po’ di terra, un vaso.
Una pianta semplice, che non chiede troppo, che resiste anche al vento e al sole spietato.
Una pianta che si può usare: per fare il pesto, profumare l’olio, lenire la pelle, accendere la memoria.
E da lì, l’idea:
E se coltivassimo anche le relazioni così?
Con semplicità, cura, resistenza, e un buon profumo.
E se aprissi la mia casa?
Non per affittarla, non per turismo, ma per condivisione.
Per rallentare insieme.
Per svegliarsi senza fretta.
Per cucinare qualcosa di buono con quello che c’è.
Per coltivare due piante aromatiche, e magari anche una nuova amicizia.
È una casa vissuta, dove puoi stare da un mese a tre mesi, condividendo spazi, pensieri, mani e tempo.
Si dorme in piccole capanne di bambù dentro casa. Oppure, se preferisci, in una stanza privata.
Si fa colazione insieme ogni giorno.
E poi si cucina. Si lavora un po' in giardino. Si pratica yoga. Si respira.
Cibo come cura, cucina come rituale
Qui si mangia con intenzione. Non solo per nutrirsi, ma per stare meglio.
La cucina che propongo è naturale, vegetale, a volte macrobiotica, a volte intuitiva.
Si impara a sperimentare con ingredienti semplici: cereali integrali, legumi, fermentati, alghe, ortaggi stagionali.
Si prepara il gomasio, il miso, si fanno colazioni lente, si parla di yin e yang nel piatto, si assaggia, si cambia.
Chi vuole può imparare a cucinare, chi vuole solo assaggiare… lo farà con gratitudine.
Ma in ogni caso, si cucina insieme.
Le piante aromatiche – più che profumo
Piantiamo quello che la terra ci concede:
basilico, salvia, menta, rosmarino, origano, timo, lavanda.
Sono piccole piante che chiedono poco ma danno moltissimo.
Le usiamo in cucina, sì.
Ma anche per infusi, oleoliti, sali aromatici, acqua di luna, impacchi, spray naturali per la casa.
Con i fiori dell’isola preparo anche agua florida, una miscela che purifica, rinfresca, riequilibra. È un modo per entrare in relazione con questo territorio secco e selvatico.
Le erbe qui non sono decorative, sono parte di un modo di vivere.
Un modo antico, sostenibile, radicato.
Yoga, silenzio, rituali
La pratica qui non è obbligatoria.
Ma per chi vuole, c’è spazio per yoga sciamanico, per la respirazione, per i rituali nei vulcani o nei luoghi forti dell’isola.
Si lavora con l’elemento fuoco, con la voce, con il tamburo, con la terra.
Non ci sono maestri: ci si guida a vicenda, in un tempo fuori dal tempo.
Un piccolo patto
C'e' un contributo mensile, colazione inclusa.
Si collabora ogni tanto con le faccende della casa o del giardino.
Nulla di pesante: è il piacere di sentirsi parte.
Massimo 4 persone. Per mantenere intimità, attenzione, presenza.
Non è una fuga.
È un ritorno a qualcosa di più umano.
Una pausa consapevole.
Una possibilità di coltivare piccole cose: erbe, idee, amicizie, chiarezza.
Non è un ritiro.
Non è un B&B.
Non è solo una vacanza.
Non è nemmeno una comunità hippie.
È solo una casa aperta per pochi, per chi sente che ha bisogno di un tempo vero.
Un tempo lento, senza maschere, in un’isola che toglie tutto quello che è di troppo.
Qui non c’è abbondanza di verde, ma la natura fa da padrona.
C’è vento, luce, silenzio.
C’è un ritmo diverso. C’è la possibilità di rimettere i piedi per terra – anche se è secca, anche se graffia un po’.
Vorrei che arrivassero persone curiose, gentili, presenti.
Persone che sanno cosa significa dire “scusa” o “grazie”, che non hanno paura del silenzio, che non devono riempire ogni minuto.
Non cerco anime perse, ma anime in cerca di centratura.
Gente che vuole cucinare una zuppa insieme, fare yoga con il vento che fischia, camminare, nuotare, raccogliere le foglie secche nel cortile, o semplicemente sedersi a guardare il tramonto senza dover dire nulla.
Come partecipare
Scrivimi a: info@damasvidaatuvida.com
Dimmi chi sei, perché ti piacerebbe venire.
Non serve essere perfetti o sapere tutto.
Serve solo un po’ di verità, voglia di stare, e cuore aperto.
Qui non si viene a scappare dal mondo.
Qui si viene a ricordarsi come si vive e ad essere un po' meglio.
D.S. 💖