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giovedì 4 aprile 2013

“… Mentre il tempo passa … ” Riflessioni...

Immaginare di riflettere sul momento nel tempo, è un po’ come disquisire del sesso degli angeli, o, come studiavano i saggi all’epoca dello Stupor mundi, il grande Re Federico II di Svevia1, pontificare su quanto tempo gli angeli sarebbero stati in grado di danzare sulla cruna di un ago. Dunque, un esercizio privo di alcuna validità reale. Ne è prova il fatto che basti riflettere su un momento, che il momento è già passato; basti osservare un lasso di tempo, che il tempo è già trascorso. Esiste così, la certa impossibilità di osservare una unità di misura temporale, senza che questa sia già da considerarsi: passato.
Eppure, se è certo che il tempo/momento non possa essere previsto prima del suo verificarsi, e se è altrettanto certo che non possa essere rivissuto dopo che passato, non pochi hanno cercato di analizzare il tempo nel momento del suo essere, soprattutto se caratterizzato, non da una, ma da diverse unità temporali. Per dirla con il titolo di quel celebre brano che in Casablanca (1942) Rick Blaine2 non voleva che il vecchio pianista Sam3 suonasse e cantasse, e che invece Ilsa Lund4 voleva riascoltare per ammorbidirgli l’animo ed ottenere le lettere di transito che Rick possedeva, e che avrebbero salvato la vita all’amato Victor Laszlo5, uno dei capi della resistenza antinazista, “Mentre il tempo passa”. Ovvero, << … le cose importanti restano, mentre il tempo passa …; … non importa quel che accadrà in futuro, mentre il tempo passa; … . >> .
Cosa accade dunque “Mentre il tempo passa”. Si potrebbero scrivere enciclopedie in diversi volumi per narrare quel che tutti hanno scritto su quel che avviene o su quel che potrebbe avvenire “Mentre il tempo passa”; così come, ancora, è quasi infinito l’elenco di color che si sono cimentati sull’argomento, da tempi immemori ad oggi.
Qui non si vuole ripercorrere idee e/o pensieri e/o studi su ciò che avviene “Mentre il tempo passa”. Anche perché la semplice riproposizione di quel che è stato scritto non potrebbe mai essere riassunto in un breve articolo. Tuttavia, se è vero che anche nelle  Sacre Scritture si legge << Un minuto di pensiero vale più di un'ora di     parole. >>, qualche passo verso il nostro “Riprendiamoci il cuore” può ben provenire pure da brevi riflessioni. Anche le riflessioni, infatti, fanno parte del nostro modo di impiegare il tempo, tant’è che se si vuol trovare un modo per dimenticare il tempo trascorso - senza perderlo -, questo modo (secondo Charles Baudelaire) c’è, ed è quello di impiegarlo. Ma impiegarlo come? Diceva San Francesco d’Assisi6, che di questi tempi va per la maggiore grazie alla riscoperta che ne ha compiuto Papa Francesco I7 << Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile, e all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile. >>.
E dunque << vi sorprenderete >> anche a fare quel che nel tempo non avete fatto mai.
Così, cosa è quell’impossibile che nel tempo non avete fatto mai; o più precisamente, quell’impossibile al quale nel tempo non avevate mai pensato? E a seguire, che cosa in definitiva è allora quel quid impossibile che dà valore al tempo, e che pure contribuisce a renderlo unico e comunque non perso. 
Più volte, abbiamo ripetuto quanto anche la quarta moglie del militare e Capo della Cina Nazionalista di Taiwan8, la politica e pittrice Soong Mei-ling9 ebbe a rilevare in perfetta sintonia con la vecchia saggezza cinese, e cioè che << Siamo noi a scrivere il nostro destino. Diventiamo ciò che facciamo. >>. E, così come invitava Marie Curie10, dobbiamo farlo con la serena coscienza che  << Nella vita non c’è nulla da temere, solo da capire.>>. Dato che   << Se potessimo dilatare a dismisura il nostro tempo, se potessimo avere una giornata di quarantotto ore invece di ventiquattro, la nostra inquietudine si placherebbe? L’ansia che ci prende al pensiero dello scorrere del tempo non dipende dal numero delle ore che abbiamo a disposizione.” >> (così il Cardinale Carlo Maria Martini11); e dato che, come recita un vecchio proverbio arabo, << Se tieni per troppo tempo la maschera, finisci per farla diventare la tua faccia. >>.
Ed allora, se è vero che << Un giorno senza un sorriso è un giorno perso. >> (Charlie Chaplin12); e se ancora è vero che << Un sorriso non dura che un istante, ma nel ricordo può essere eterno.>> (Friedrich von Schiller13); a prescindere dal valore positivo del sorriso, e dalle energie parimenti positive che esso sprigiona; se dunque si assume che un metro di misura del tempo può commisurarsi su di un semplice sorriso, questo può bastare?
No!, ove appena si consideri che il sorriso altro non è che l’effetto della nostra percezione interiore, positiva o negativa, in una data unità temporale, e cioè, alla fine della fiera, in un certo momento. Il passo a questo punto diviene breve, nel senso che le percezioni che noi abbiamo non derivano tanto e/o soltanto dall’organismo umano - per esempio dal nostro cervello -, o dal nostro corpo inteso come contenitore dal quale provengono pensieri, sensazioni, emozioni, reazioni, riflessioni; ma provengono primariamente  da una rete energetica, dove, nel tempo, “intelligenza  e trasformazione sono sistematicamente impegnati in uno scambio dinamico con il mondo circostante”14. Rete energetica in costante divenire perché sempre in rapida e continua trasformazione come gli atomi del nostro corpo (circa il 98% in un anno).
Ed allora, mutando la nostra ottica, e muovendo dal presupposto che, nel tempo, il nostro corpo non è un mero contenitore di organi, ma un profondo e vasto campo di energia e intelligenza sempre pronto a rigenerarsi ed in costante trasformazione e rinnovamento, non può non ottenersi che la predetta rete energetica, diviene, “Mentre il tempo passa”, come in un fiume, un flusso inarrestabile di forza che, anche attraverso le nuove percezioni e l’intelligenza, inverte l’invecchiamento, e dunque il decorso del tempo. Tant’è che, mentre già in epoca ellenistica Eraclito15 scriveva << E’ impossibile che un uomo si bagni due volte nel medesimo fiume, perché il fiume >>, e cioè l’acqua del fiume (ndr) << non è lo stesso, e l’uomo non è lo stesso uomo. >>; in tempi più recenti Milan Kundera16 così riproponeva lo stesso concetto << Il tempo umano non ruota in cerchio ma avanza veloce in linea retta. E' per questo che l'uomo non può essere felice, >> come lui vorrebbe  (ndr) << perché la felicità è desiderio di ripetizione. >>. E nella predetta linea retta si finirà con sperimentare il corpo, “Mentre il tempo passa”, come una entità/massa di consapevolezza sempre flessibile e sempre dinamica; corpo unico pure con l’energia del cosmo, in perenne inesauribile movimento privo di soluzione di continuità.
Da quanto precede derivano poi le intuizioni della medicina ayurvedica, dove “Prana” è il respiro della vita nel suo continuo mutare; dove Tejas è il fuoco interiore della trasformazione; e dove Ojas corrisponde alla modalità plasmabile fluida e non rigida del corpo fisico. Corpo fisico nel quale, “Mentre il tempo passa”, si finisce con invertire il processo di invecchiamento attraverso quella energia e quella intelligenza che trasformano anche l’esperienza cellulare del nostro essere corporeo.
Se dunque Eraclito spiegava l’essenza del cambiamento, e se Kundera spiegava come in un ottica di cambiamento la felicità non può essere ripetizione, in conclusione la felicità non può raggiungersi che immergendosi, pienamente e coscientemente, in quel flusso di energia rivitalizzante e di nuova vita al quale affidare tutto quello che noi siamo, ed anche la nostra continua cosciente trasformazione. E cosi creandosi, “Mentre il tempo passa”, una rete energetica sempre diversa, ma sempre attuale. 
D.S.
NOTE :
1) Federico II di Hohenstaufen (1194-1250), Re di Sicilia Duca di Svevia, Re di Germania, Imperatore del Sacro Romano Impero, e Re di Gerusalemme.2) Rick Blaine, nel film impersonato dall’attore statunitense Humphrey Bogart (Humphrey DeForest Bogart) detto anche Bogie, (18991957).3) Il vecchio pianista Sam, nel film impersonato dall’attore e cantante statunitense di teatro e cinema Arthur “Dooley” Wilson, (188619571953).4) Ilsa Lund, nel film impersonata dall’attrice svedese Ingrid Bergman (1915 – 1982). Nella sua carriera ha vinto tre premi Oscar, due Emmy Awards, e il Tony Award per la migliore attrice. Secondo l'American Film Institute è la quarta più grande star femminile del cinema americano di tutti i tempi. 5) Victor Laszlo, nel film impersonato dall’attore austro-ungarico naturalizzato statunitense Paul Henreid, nome d’arte di Paul Georg Julius Freiherr von Hernreid Ritter von Wassel-Waldingau, (19081992).6) Francesco Giovanni di Pietro Bernardone dei Moriconi (1181/11821226). Conosciuto come “il Poverello di Assisi”, benché sua madre (la nobile di origine francese Pica Bourlemont) lo fece battezzare con il nome di Giovanni (dal nome dell'apostolo Giovanni) nella chiesa costruita in onore del patrono della città, il padre decise di cambiargli il nome in Francesco, insolito per quel tempo, in onore della Francia che aveva fatto la sua fortuna. Ancorché strumentalmente ignorato dall’agiografia francescana, prima della sua conversione (1206), sostenne le lotte ghibelline di Assisi condividendo, sia la sconfitta nella battaglia di Collestrada (1202) contro la guelfa Perugia, sia la crociata (1203-1204) indetta dal Conte di Brienne Gualtieri III Principe di Taranto Duca di Apulia e Conte di Lecce (1166 circa -1205). Premesso che infatti alcuni documenti riferiscono che verso il 1200 fu arruolato fra le truppe di Gualtieri III anche Francesco di Bernardone da Assisi, il quale, ferito, avrebbe abbandonato l'esercito a Spoleto per ritirarsi nel paese natale e dare corpo alla sua conversione, va rilevato come in base ad altre fonti si sarebbe inoltre scoperto che San Francesco, colpito dalla notizia dell’agguato e della disfatta di Gualtieri, e della morte di quest’ultimo per aver rifiutato la resa a Diopoldo von Schweinspeunt Conte di Acerra e Signore di Sarno, si sarebbe appunto recato a Sarno per rendere omaggio alla sua tomba, e tale delusione avrebbe inciso pesantemente nella sua successiva conversione. Religioso e poeta, con S. Caterina da Siena è Patrono d’Italia dal 1939.7) Al secolo, il Cardinale argentino di origini italiane Jorge Mario Bergoglio (1936-), Primate di Argentina e Arcivescovo di Buenos Aires dal 1998, nel 2005 divenne Capo della Conferenza Episcopale Argentina e Ordinario per i fedeli di rito orientale in Argentina. Eletto 266° Sommo Pontefice nel 2013.8) Chiang Kai-shek (1887 - 1975), militare e politico cinese. Leggendaria guida del Kuomintang dal 1925, comandò la "Spedizione settentrionale" per unificare la Cina contro i signori della guerra, e nel 1928 emerse vittorioso come leader della Repubblica di Cina. Condusse la Cina nella guerra di resistenza contro i giapponesi, e durante la guerra civile cinese, (1926-1949), Chiang guidò la fazione nazionalista in lotta con quella comunista. Principale antagonista di Mao Tse-tung, sconfitto, si ritirò con le sue truppe superstiti a Taiwan (Formosa), dando vita alla Repubblica di Cina, o "Cina nazionalista", di cui fu Presidente per il resto della sua vita.9) Soong Mei-ling, anche nota come Madame Chiang Kai-shek, (1901 – 2003).10) Maria Skłodowska, poi sposata Curie, (18671934). Chimica e fisica polacca naturalizzata russa, ed in seguito francese, è l’unica donna al mondo ad aver vinto due premi Nobel (e per giunta in aree diverse (1903 e 1911)). Dopo la morte del marito, il fisico francese Pierre Curie (1859 - 1906) con il quale vinse il premio Nobel nel 1903, divenne la prima donna al mondo ad insegnare all’Università di Parigi della Sorbona (cattedra di fisica generale).11) Carlo Maria Martini S. J. (19272012). Cardinale,  Arcivescovo di Milano dal 1979 al 2002, biblista, ed esegeta, fu uomo di dialogo tra le religioni,e prima di tutto con l’ebraismo. Tanto da essere chiamato “il Cardinale del dialogo”.12) Charlie Chaplin, e cioè Sir Charles Spencer Chaplin, (18891977), attore, regista, sceneggiatore, comico, compositore e produttore inglese. 13) Friedrich von Schiller, e cioè Johann Christoph Friedrich von Schiller,  (17591805), poeta, filosofo, drammaturgo, e storico tedesco.14) Così anche nel 2001 il Dott. Deepack Chopra. Per maggiori approfondimenti, vedasi pure in:www.bwline.com15) Eraclito (535 a.C.475 a.C.), filosofo greco antico, fu uno dei maggiori pensatori presocratici.16) Milan Kundera (1929 –), scrittore, saggista, poeta e drammaturgo ceco naturalizzato francese.

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